137 testi brevi, gli ultimi quaderni di appunti di Julian Beck, scritti in gran parte in Italia, costituiscono il suo testamente artistico: lui stesso pensò a Theandric - divino e umano insieme - come títolo apparentemente misterioso, in realtà rivelatore. Questo libro, sí fa scoprire rapidamente come un compagno che cí propone fortí illuminazioni su teatro. amore. morte, arte. politica. non violenza, anarchia, rivoluzione. Si avverte l'incalzare del tempo dietro questo magma dí pensieri: emerge un pnofilo etico e mistico di grande coerenza, dove arte e impegno sociale sono un tutt'uno. "Un quaderno di esplosioni", come lo definisce acutamente Judith Malina nella sua bella prefazione, accompagnato da una sorta di diario fotografico: una documentazione di eccezionale rilievo, in gran parte inedita , segue il percorso tracciato dalla maschera suggestiva e terribile di Julian Beck e dall'avventura teatrale e di vita di tutto il Living Theatre. Uomo di teatro, poeta, scrittore, pittore di grande forza innovativa: quest'ultimo aspetto della sua vicenda artistica. finalmente rivalutato nella sua altissima misura stilistica, riproposto con una selezione di 35 quadri. Infine Bernardo Bertolucci. che diresse Julian Beck e il Living nel film Agonia , ne firma un ricordo lucido e commosso.
Language
Italian
Pages
472
Format
Hardcover
Release
January 01, 1992
Theandric. Il testamento artistico del fondatore del Living Theatre
137 testi brevi, gli ultimi quaderni di appunti di Julian Beck, scritti in gran parte in Italia, costituiscono il suo testamente artistico: lui stesso pensò a Theandric - divino e umano insieme - come títolo apparentemente misterioso, in realtà rivelatore. Questo libro, sí fa scoprire rapidamente come un compagno che cí propone fortí illuminazioni su teatro. amore. morte, arte. politica. non violenza, anarchia, rivoluzione. Si avverte l'incalzare del tempo dietro questo magma dí pensieri: emerge un pnofilo etico e mistico di grande coerenza, dove arte e impegno sociale sono un tutt'uno. "Un quaderno di esplosioni", come lo definisce acutamente Judith Malina nella sua bella prefazione, accompagnato da una sorta di diario fotografico: una documentazione di eccezionale rilievo, in gran parte inedita , segue il percorso tracciato dalla maschera suggestiva e terribile di Julian Beck e dall'avventura teatrale e di vita di tutto il Living Theatre. Uomo di teatro, poeta, scrittore, pittore di grande forza innovativa: quest'ultimo aspetto della sua vicenda artistica. finalmente rivalutato nella sua altissima misura stilistica, riproposto con una selezione di 35 quadri. Infine Bernardo Bertolucci. che diresse Julian Beck e il Living nel film Agonia , ne firma un ricordo lucido e commosso.