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Teoria della prosa

Teoria della prosa

Ricardo Piglia
4.5/5 ( ratings)
Teoria della prosa, il cui titolo ricalca le opere dei maestri del formalismo russo, è un testo in cui teoria e pratica della finzione risultano inscindibili.
Il volume, pubblicato per la prima volta in Argentina due anni dopo la sua morte, raccoglie il ciclo di lezioni tenuto da Ricardo Piglia all’Università di Buenos Aires nel 1995.
Nel corso del seminario Piglia e gli studenti leggono alcuni testi di Juan Carlos Onetti.
L’analisi non è di natura monografica; il discrimine, nella scelta dei testi è formale: si tratta di opere collocabili tra la forma breve e il romanzo.
Il percorso che Piglia delinea si svolge intorno a un doppio asse, e le pagine di Onetti diventano occasione e strumento per rispondere a una domanda precisa: che cos’è questa forma ambigua? Che cos’è la nouvelle? Attraverso il dialogo con Poe, Deleuze, Auerbach e Šklovskij, Piglia definisce il nucleo di
tale forma: uno spazio vuoto di cui, dall’interno della narrazione, si è all’oscuro.
Si tratta di una peculiare posizione del narratore, il cui statuto di ambiguità è esemplare nei casi di Henry James e William Faulkner e, allo stesso tempo, dell’assetto di tale vuoto che sembra rispondere a ciò che Borges ha definito “causalità magica”.
Il lettore ammirevole non si identifica con i personaggi del libro “ma con la mente che ha concepito quel libro”, scrive Nabokov. Ed è muovendo dalla prossimità con il punto di vista della composizione che Ricardo Piglia prende la parola in Teoria della prosa.
Traduzione di Loris Tassi, a cura di Federica Arnoldi e Alfredo Zucchi.
Language
Italian
Pages
204
Format
Paperback
Publisher
Wojtek Edizioni
Release
November 20, 2021
ISBN
9877121599

Teoria della prosa

Ricardo Piglia
4.5/5 ( ratings)
Teoria della prosa, il cui titolo ricalca le opere dei maestri del formalismo russo, è un testo in cui teoria e pratica della finzione risultano inscindibili.
Il volume, pubblicato per la prima volta in Argentina due anni dopo la sua morte, raccoglie il ciclo di lezioni tenuto da Ricardo Piglia all’Università di Buenos Aires nel 1995.
Nel corso del seminario Piglia e gli studenti leggono alcuni testi di Juan Carlos Onetti.
L’analisi non è di natura monografica; il discrimine, nella scelta dei testi è formale: si tratta di opere collocabili tra la forma breve e il romanzo.
Il percorso che Piglia delinea si svolge intorno a un doppio asse, e le pagine di Onetti diventano occasione e strumento per rispondere a una domanda precisa: che cos’è questa forma ambigua? Che cos’è la nouvelle? Attraverso il dialogo con Poe, Deleuze, Auerbach e Šklovskij, Piglia definisce il nucleo di
tale forma: uno spazio vuoto di cui, dall’interno della narrazione, si è all’oscuro.
Si tratta di una peculiare posizione del narratore, il cui statuto di ambiguità è esemplare nei casi di Henry James e William Faulkner e, allo stesso tempo, dell’assetto di tale vuoto che sembra rispondere a ciò che Borges ha definito “causalità magica”.
Il lettore ammirevole non si identifica con i personaggi del libro “ma con la mente che ha concepito quel libro”, scrive Nabokov. Ed è muovendo dalla prossimità con il punto di vista della composizione che Ricardo Piglia prende la parola in Teoria della prosa.
Traduzione di Loris Tassi, a cura di Federica Arnoldi e Alfredo Zucchi.
Language
Italian
Pages
204
Format
Paperback
Publisher
Wojtek Edizioni
Release
November 20, 2021
ISBN
9877121599

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