In questo volume, considerato ormai un “classico introvabile” , Getto suggerisce un'interpretazione originale della letteratura del Seicento, rintracciando nella nuova visione della realtà che nel secolo XVII si afferma sotto il segno dell'instabilità, dell'inquietudine e dell'incertezza alcune remote e profonde radici del gusto e della sensibilità contemporanei. Contrapponendolo, seppure in dialettica continuità, al Classicismo, l'autore distingue il Barocco anche dal Romanticismo per la capacità di conservare il suo carattere di fenomeno intellettuale che va al di là delle regole troppo statiche, fondandosi sulla dinamica ricerca della “meraviglia” come motivo di sorpresa.
La seconda parte del volume ripercorre puntualmente le tappe che hanno contraddistinto la definizione del termine “Barocco” e le varie interpretazioni della letteratura e dell'arte.
In questo volume, considerato ormai un “classico introvabile” , Getto suggerisce un'interpretazione originale della letteratura del Seicento, rintracciando nella nuova visione della realtà che nel secolo XVII si afferma sotto il segno dell'instabilità, dell'inquietudine e dell'incertezza alcune remote e profonde radici del gusto e della sensibilità contemporanei. Contrapponendolo, seppure in dialettica continuità, al Classicismo, l'autore distingue il Barocco anche dal Romanticismo per la capacità di conservare il suo carattere di fenomeno intellettuale che va al di là delle regole troppo statiche, fondandosi sulla dinamica ricerca della “meraviglia” come motivo di sorpresa.
La seconda parte del volume ripercorre puntualmente le tappe che hanno contraddistinto la definizione del termine “Barocco” e le varie interpretazioni della letteratura e dell'arte.