La complessa vicenda dei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, con Roma simbolo e sede delle massime istituzioni di entrambi – un unicum rispetto a ogni altro paese –, è lunga ormai quasi un secolo e mezzo. Dal dopo Cavour a Giolitti, da Mussolini a De Gasperi fino ai nostri giorni; da Pio IX a Pio XII, da Giovanni XXIII all’attuale pontefice, Sergio Romano legge questa pagina di storia con la consueta capacità di sintesi critica, tinta qua e là di garbata ironia.
Dal 1870 a oggi, non sempre il rapporto tra l’Italia e la Santa Sede è stato un modello di armoniosa collaborazione; spesso, prima e dopo il Concordato del 1929 , si è trattato di una convivenza vissuta fra reciproche diffidenze e convenienze. Il non expedit di Pio IX, il patto Gentiloni, la nascita del Partito popolare, la contesa del fascismo con l’Azione cattolica, i referendum sul divorzio, l’aborto e la procreazione assistita: l’autore passa in rassegna incontri e scontri, corteggiamenti e compromessi che hanno caratterizzato il delicato confronto tra laicità e religione, in cui la delimitazione dei rispettivi ambiti è stata non di rado turbata o addirittura contraddetta da inopportune invasioni di campo.
Language
Italian
Pages
154
Format
Paperback
Publisher
Longanesi
Release
October 20, 2005
ISBN
8830423203
ISBN 13
9788830423206
Libera Chiesa, libero Stato?: Il Vaticano e l'Italia da Pio IX a Benedetto XVI
La complessa vicenda dei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, con Roma simbolo e sede delle massime istituzioni di entrambi – un unicum rispetto a ogni altro paese –, è lunga ormai quasi un secolo e mezzo. Dal dopo Cavour a Giolitti, da Mussolini a De Gasperi fino ai nostri giorni; da Pio IX a Pio XII, da Giovanni XXIII all’attuale pontefice, Sergio Romano legge questa pagina di storia con la consueta capacità di sintesi critica, tinta qua e là di garbata ironia.
Dal 1870 a oggi, non sempre il rapporto tra l’Italia e la Santa Sede è stato un modello di armoniosa collaborazione; spesso, prima e dopo il Concordato del 1929 , si è trattato di una convivenza vissuta fra reciproche diffidenze e convenienze. Il non expedit di Pio IX, il patto Gentiloni, la nascita del Partito popolare, la contesa del fascismo con l’Azione cattolica, i referendum sul divorzio, l’aborto e la procreazione assistita: l’autore passa in rassegna incontri e scontri, corteggiamenti e compromessi che hanno caratterizzato il delicato confronto tra laicità e religione, in cui la delimitazione dei rispettivi ambiti è stata non di rado turbata o addirittura contraddetta da inopportune invasioni di campo.