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I grandi condottieri di Roma antica

I grandi condottieri di Roma antica

Andrea Frediani
0/5 ( ratings)
Gli uomini che impressero il loro marchio sulle conquiste, sulle battaglie e sulle guerre dagli albori di Roma alla caduta dell’impero romano d’Occidente

In ogni periodo dell’epopea di Roma antica, dagli albori al crollo finale, grandi generali hanno scritto pagine memorabili e avvincenti, pur con intenti e motivazioni diverse. Così, nella prima fase della repubblica troviamo personaggi disinteressati, consacrati alla maggior gloria della loro patria, come Furio Camillo, Fabio Massimo, Scipione l’Africano. Nell’epoca delle guerre civili, figure come Mario, Silla, Pompeo e Cesare, pur contribuendo in ampia misura all’espansione del mondo romano, agiscono principalmente sulla spinta dell’ambizione personale. Con l’impero, i grandi generali, spesso gli stessi imperatori, sono sì mossi dalla brama di potere, ma si considerano anche gli individui della provvidenza, i più adatti dapprima a espandere, come Germanico o Traiano, poi a difendere i confini di Roma, come Settimio Severo e Costantino. Dopo il primo imperatore cristiano inizia una nuova fase, con imperatori sempre più inetti e un esercito sempre più barbarizzato. I nuovi condottieri sono i magistri militum, romani di scuola barbarica, come Ezio e Oreste, mezzosangue, come Stilicone, o addirittura barbari, come Ricimero e Odoacre. Costoro instaurano delle vere e proprie dittature militari, dando luogo al più straordinario dei paradossi che contraddistinguono l’epoca della caduta dell’impero romano d’Occidente: un barbaro a capo e a difesa di un impero assediato da barbari.
Language
Italian
Pages
896
Format
Paperback
Release
June 01, 2011
ISBN 13
9788854128118

I grandi condottieri di Roma antica

Andrea Frediani
0/5 ( ratings)
Gli uomini che impressero il loro marchio sulle conquiste, sulle battaglie e sulle guerre dagli albori di Roma alla caduta dell’impero romano d’Occidente

In ogni periodo dell’epopea di Roma antica, dagli albori al crollo finale, grandi generali hanno scritto pagine memorabili e avvincenti, pur con intenti e motivazioni diverse. Così, nella prima fase della repubblica troviamo personaggi disinteressati, consacrati alla maggior gloria della loro patria, come Furio Camillo, Fabio Massimo, Scipione l’Africano. Nell’epoca delle guerre civili, figure come Mario, Silla, Pompeo e Cesare, pur contribuendo in ampia misura all’espansione del mondo romano, agiscono principalmente sulla spinta dell’ambizione personale. Con l’impero, i grandi generali, spesso gli stessi imperatori, sono sì mossi dalla brama di potere, ma si considerano anche gli individui della provvidenza, i più adatti dapprima a espandere, come Germanico o Traiano, poi a difendere i confini di Roma, come Settimio Severo e Costantino. Dopo il primo imperatore cristiano inizia una nuova fase, con imperatori sempre più inetti e un esercito sempre più barbarizzato. I nuovi condottieri sono i magistri militum, romani di scuola barbarica, come Ezio e Oreste, mezzosangue, come Stilicone, o addirittura barbari, come Ricimero e Odoacre. Costoro instaurano delle vere e proprie dittature militari, dando luogo al più straordinario dei paradossi che contraddistinguono l’epoca della caduta dell’impero romano d’Occidente: un barbaro a capo e a difesa di un impero assediato da barbari.
Language
Italian
Pages
896
Format
Paperback
Release
June 01, 2011
ISBN 13
9788854128118

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