Le mappe, i grafici e i racconti che compongono questo "Atlante della letteratura italiana" individuano, attraverso la geografia e il suo intreccio con la storia, le trame della nostra cultura letteraria e, strada per strada, città dopo città, collocano nel punto preciso del tempo e dello spazio tutto quanto contava nel paesaggio sociale e mentale di scrittori, intellettuali, critici, editori. Con questo terzo volume si conclude il percorso dell'"Atlante": Sergio Luzzatto e Gabriele Pedullà, affiancati dal curatore del volume, Domenico Scarpa, coordinano le decine di studiosi che contribuiscono a ridisegnare l'immagine delle nostre lettere nei due secoli durante i quali l'Italia ha smesso di essere soltanto un'espressione geografica o linguistica ed è divenuta un'entità politica. Sono anni controversi - quelli unitari non meno di quelli a noi più vicini - su cui in fondo manca ancora un giudizio veramente condiviso. Sono decenni, ognuno per motivi diversi, tumultuosi, di perenne rivoluzione.
Language
Italian
Pages
1057
Format
Hardcover
Release
September 18, 2012
ISBN 13
9788806202446
Atlante della letteratura italiana. Vol. III: Dal Romanticismo a oggi
Le mappe, i grafici e i racconti che compongono questo "Atlante della letteratura italiana" individuano, attraverso la geografia e il suo intreccio con la storia, le trame della nostra cultura letteraria e, strada per strada, città dopo città, collocano nel punto preciso del tempo e dello spazio tutto quanto contava nel paesaggio sociale e mentale di scrittori, intellettuali, critici, editori. Con questo terzo volume si conclude il percorso dell'"Atlante": Sergio Luzzatto e Gabriele Pedullà, affiancati dal curatore del volume, Domenico Scarpa, coordinano le decine di studiosi che contribuiscono a ridisegnare l'immagine delle nostre lettere nei due secoli durante i quali l'Italia ha smesso di essere soltanto un'espressione geografica o linguistica ed è divenuta un'entità politica. Sono anni controversi - quelli unitari non meno di quelli a noi più vicini - su cui in fondo manca ancora un giudizio veramente condiviso. Sono decenni, ognuno per motivi diversi, tumultuosi, di perenne rivoluzione.