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Saggio sopra l'Imperio degl'Incas

Saggio sopra l'Imperio degl'Incas

Angelo Morino
2.5/5 ( ratings)
Il 3 novembre del 1735, da Cirey sur la Blaise, Voltaire scrive a un amico: «È qui con noi il marchese Algarotti, giovine che conosce le lingue e i costumi di ogni paese, che compone versi al pari dell'Ariosto e che ne sa di Locke e Newton; ci legge i dialoghi che ha scritto su certe parti interessanti della filosofia; anch'io ho fatto il mio piccolo corso di metafisica; perché bisogna pur tenersi al corrente delle cose di questo mondo. Leggiamo un canto di Jeanne la Pucelle, o qualche mia tragedia, o capitolo del Siècle de Louis XIV. Ritorniamo poi a Newton e Locke, senza comunque privarci di champagne e di ottimi cibi, perché siamo filosofi voluttuosissimi». E tra le voluttà, per Algarotti, predominanti erano i viaggi e un'indomabile curiosità per il diverso: segni di un'ansia a superare i limiti, a espandersi. Nasce da questa il Saggio sopra l'Impero degl'Incas, vent'anni dopo la lettera di Voltaire, che anticipa future fantasie europee su un'America sconfinata, eden di libertà. Ma a scorrerne le pagine piene di confronti tra la grandezza del remoto Perù e quella di Roma, si indovina il senso dell'angustia da cui fuggiva Algarotti, e s'avverte la passione della sua lotta solitaria per il libero pensiero in Italia.
Language
Italian
Pages
76
Format
Paperback
Publisher
Sellerio
Release
May 13, 1987
ISBN
8838904111
ISBN 13
9788838904110

Saggio sopra l'Imperio degl'Incas

Angelo Morino
2.5/5 ( ratings)
Il 3 novembre del 1735, da Cirey sur la Blaise, Voltaire scrive a un amico: «È qui con noi il marchese Algarotti, giovine che conosce le lingue e i costumi di ogni paese, che compone versi al pari dell'Ariosto e che ne sa di Locke e Newton; ci legge i dialoghi che ha scritto su certe parti interessanti della filosofia; anch'io ho fatto il mio piccolo corso di metafisica; perché bisogna pur tenersi al corrente delle cose di questo mondo. Leggiamo un canto di Jeanne la Pucelle, o qualche mia tragedia, o capitolo del Siècle de Louis XIV. Ritorniamo poi a Newton e Locke, senza comunque privarci di champagne e di ottimi cibi, perché siamo filosofi voluttuosissimi». E tra le voluttà, per Algarotti, predominanti erano i viaggi e un'indomabile curiosità per il diverso: segni di un'ansia a superare i limiti, a espandersi. Nasce da questa il Saggio sopra l'Impero degl'Incas, vent'anni dopo la lettera di Voltaire, che anticipa future fantasie europee su un'America sconfinata, eden di libertà. Ma a scorrerne le pagine piene di confronti tra la grandezza del remoto Perù e quella di Roma, si indovina il senso dell'angustia da cui fuggiva Algarotti, e s'avverte la passione della sua lotta solitaria per il libero pensiero in Italia.
Language
Italian
Pages
76
Format
Paperback
Publisher
Sellerio
Release
May 13, 1987
ISBN
8838904111
ISBN 13
9788838904110

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