«Unico ed autentico erede del gran Borges», dice Le monde di Héctor Bianciotti: ma il giudizio è da assumere in una sfera di sottili, anche se sicuri e tenaci, rapporti. È evidente che, come Borges, Bianciotti è uno degli scrittori sud-americani più «europei». Nato a Cordoba, la Cordoba argentina più «lejana y sola» di quella spagnola, Bianciotti ha subito risposto al richiamo dell'Europa: a Roma nel 1955, successivamente a Madrid e ormai da anni definitivamente a Parigi, dove lavora alle edizioni Gallimard ed è critico letterario del Nouvel Observateur. Con questo libro, che è il primo pubblicato in Italia, ha vinto nel 1977 il premio Médicis.
«Unico ed autentico erede del gran Borges», dice Le monde di Héctor Bianciotti: ma il giudizio è da assumere in una sfera di sottili, anche se sicuri e tenaci, rapporti. È evidente che, come Borges, Bianciotti è uno degli scrittori sud-americani più «europei». Nato a Cordoba, la Cordoba argentina più «lejana y sola» di quella spagnola, Bianciotti ha subito risposto al richiamo dell'Europa: a Roma nel 1955, successivamente a Madrid e ormai da anni definitivamente a Parigi, dove lavora alle edizioni Gallimard ed è critico letterario del Nouvel Observateur. Con questo libro, che è il primo pubblicato in Italia, ha vinto nel 1977 il premio Médicis.