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La Barbato è bravissima! E' il suo primo libro che leggo e mi ha piacevolmente fulminata! Una trama molto complessa e originale che non lascia spazi vuoti. Personaggi descritti così bene che pare di vederli,una scrittura piacevole e scorrevole che non ti lascia un solo attimo per annoiarti,anzi,l'ho iniziato ieri, stamattina presto mi son svegliata con il pensiero di riprendere da dove avevo lasciato , e pochi minuti fa ho finito. Qualche lettore dice che in fondo il mostro non è veramente mostr...
Ha alcuni pregi non banali: è scritto bene, senza sciatteria; alcuni personaggi (il rapitore seriale tenero, goffo, buono; la sua donna energica, brusca, leale; la bella biondina solo apparentemente svagata e fragile) restano nella memoria; l'intreccio acchiappa di pancia. Però i personaggi sono francamente troppi: tanti bambini rapiti, le loro famiglie di origine, le loro relazioni da adulti sono difficili da memorizzare per il lettore e difficili da caratterizzare per l'autore. Però l'antefatt...
Boh...ho acquistato questo libro rapita dalla trama, ma poi...credo di poter definirlo tutto "troppo": troppe pagine, troppi personaggi, trama troppo improbabile, troppi dubbi, troppi avvenimenti assurdi e descritti con troppa confusione.Peccato perche' davvero sembrava prometter bene ma poi la trama e' diventata cosi pesante e assurda da risultare a tratti cosi noiosa da perdere la voglia e l'entusiasmo di continuare a leggere...e va beh...comunque alla fine sono arrivata e se ne avro' l'occasi...
Non mi è piaciuto per niente. Trama surreale !
E' un ritorno in grande stile quello di Paola Barbato, sette lunghissimi anni separano "Non ti faccio niente" dalla sua precedente ottima prova "Il filo rosso", romanzo che instillò in me la consapevolezza di avere a che fare con una scrittrice unica nel panorama letterario italiano.Quello che a prima vista potrebbe fare pensare all'ennesimo romanzo sull'abusata tematica della pedofilia, si rivela invece un viaggio psicologico molto più sottile, seminato e germogliato nel cuore di una madre e ne...
Che fatica. Leggere questo libro mi ha proprio provato psicologicamente. Innanzitutto perché è un libro disperato, di una disperazione che nella mia percezione è stata del tutto gratuita. E' un libro ripieno di cattiveria, di odio macerato per anni, che mi è rimasto appiccicato addosso anche dopo la lettura. Io leggo per evadere e questo libro mi ha riempito di angoscia: capisco che possa esserci chi apprezza questi temi e ne fa spunto di riflessione, ma con me proprio non ha funzionato così. L'...
Letto integralmente su Wattpad, dove la cover è più azzeccata, ma la stesura poco curata: invece di È maiuscolo la Barbato scriveva E' con l'apostrofo, cosa davvero poco elegante per una scrittrice, e la punteggiatura tra i dialoghi era piuttosto esotica, per modo di dire. Per il resto, pensavo che questo thriller fosse un capolavoro di originalità, almeno per come è strutturato, ma andando avanti il libro si è affollato sempre di più. Una miriade di personaggi e una vita in wall text infiniti p...
Sarò cattiva o forse solo molto critica, ma questo libro non mi ha presa per niente. Ho odiato lo spiegone incentrato su un personaggio che si trova verso la fine della durata di 50 pagine circa. I presupposti erano buoni..però mi ha annoiato troppo già ad un quarto del libro.
E niente, con la Barbato per me è sempre così, arrivo ad un punto che mi rilasso un attimo e penso ok, il peggio per forza deve essere passato...ma è lì che mi piomba addosso la "mazzata" peggiore 😅...ho letto quasi tutti i suoi libri ma ancora non mi capacito di come riesca ad elaborare trame e personaggi da lasciarti col fiato sospeso fino alla fine 😳
In Lilo e Stich, ad un certo punto, si dice che ”famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato”. La famiglia dovrebbe essere così, dovrebbe essere una certezza, un porto sicuro; i genitori dovrebbero vegliare sui propri figli, accertarsi che siano al sicuro. Ma il condizionale è d’obbligo…Un'altra frase, di un altro bellissimo film (almeno per chi come me ama gli spaghetti westrn e Clint Eastwood) ci ricorda che ”il mondo è piccolo e anche molto cattivo” .Leggendo la storia di V...
Sul sito trovate anche l'intervista all'autriceCol senno di poi non si sa mai definire quale sia stato il momento in cui qualcosa di te è cambiato. Manipoliamo i nostri ricordi e attribuiamo quell’istante a qualcosa di romantico o epico o comunque giustificato dagli eventi, fosse anche una cosa stupida, minore. Ma in realtà il momento in cui cambi avviene a tua insaputa, è la scollatura del picciolo dal ramo prima che la mela cada, è la crepa che si apre da un’angolazione irreparabile, è la frat...
La storia è interessante e il genere si colloca tra giallo e drama, si complica, si stabilizza e poi si districa con una certa facilità, però il tutto è scritto con uno stile abbastanza maccheronico, discutibile, che spesso ti allontana dalla storia stessa, nella parte centrale trascinata ma che ha il pregio di parlare delle "colpe" e delle conseguenze di un dolore che la disposizione umana non è capace di assorbire, metabolizzare, razionalizzare.
Per la terza volta quest'anno mi sono confrontata con un libro della Barbato e posso asserire che non mi sono ancora stancata di lei.All'inizio ho fatto un po' fatica a seguire la storia in quanto ci sono tantissimi personaggi, poi però una volta fatto amicizia coi vari nomi/storie non riuscivo a staccarmi dal libro.Non ti faccio niente è una di quelle letture travolgenti, ogni parola è al posto giusto, non ci sono parti non essenziali o solo riempitive, tutte le informazioni che ti vengono date...
La storia è tra le più accattivanti che io abbia mai letto, però lo stile di scrittura si addice più a Wattpad (dove è nato) che a un romanzo (nella mia modestissima opinione)!
Ho faticato a leggerlo, non mi ha entusiasmata.
L’idea di base è forte e di certo interessante. Ma l’esecuzione, beh... è semplicemente tutto sbagliato. Pochissimi i fatti mostrati in presa diretta; per lo più il narratore onnisciente non fa che riferire in toni saccenti vita, morte e miracoli delle più marginali comparse. Salvo nascondere colpevolmente ai lettori le informazioni necessarie per risolvere il mistero. Ogni momento di climax è ucciso da lunghi flashback che spiegano quello che avrebbe dovuto essere mostrato prima.No, decisamente...
Non ho mai letto un romanzo del genere. Trama originalissima, stile prettamente italiano e soprattutto nordico, flussi di coscienza e ritmo incalzante. Un uomo rapisce i bambini trascurati dalle loro famiglie, per tre giorni li vizia, li coccola, li ama e li rende felici, poi li restituisce ai genitori, tanto disperati da cambiare vita, cambiare atteggiamento. Li rapisce per salvarli. Ma ora, trent’anni dopo, i figli di quei bambini vengono a loro volta rapiti. Ma non faranno mai ritorno alle lo...
Adoro la Barbato sceneggiatrice di fumetti e sono felice di vedere che è anche un'ottima scrittrice di romanzi. Non ti faccio niente è un ottimo giallo, forse non il migliore che abbia letto e forse non è il mio genere, ma l'intreccio narrativo e la scrittura dell'autrice sono una trappola efficacissima, e costringono il lettore a restare incollato fino all'ultima pagina. Se siete amanti del genere, qui potete andare a colpo sicuro.
Quattro stelle per la trama. Onestamente potevano probabilmente essere cinque ma lo stile di narrazione è poco scorrevole e mi ha reso la lettura più lenta. Bella l'idea di descrivere lo stesso evento raccontato però da personaggi diversi così sembra di vedere un film e la scena è più completa.
Bellissimo, avvincente e ben scritto. Le 4 stelle sono perché ho trovato diverse parti ridondanti o inutili (la nascita di Pina Pautasso e in genere tutte le parti relative a lei e Flavia). Considerata la vasta pletora di personaggi, forse ci si poteva risparmiare qualcosa. Ma tutto sommato ho trovato geniale l'idea alla base del romanzo e ottima la realizzazione. Ci vedrei molto molto bene una serie tv!