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IO NON SO CHI SEILento ai limiti del soporifero, con un finale affrettato che, oltre a risultare decisamente inverosimile, non risolve nemmeno tutti i dubbi. Non credo ci sia nient'altro da aggiungere, se non che, se questa è davvero la stessa autrice del meraviglioso "Non ti faccio niente", io non la riconosco affatto.
Dopo 500 pagine, tra divagazioni varie e personaggi fastidiosissimi (sì, Lena, parlo soprattutto di te!), uno si aspetta un minimo di chiarezza nel finale e invece sono più confusa di prima. Se gli altri due seguiti hanno lo stesso andazzo…no grazie!
Lascia un po' sconcertati l'ultimo parto della Barbato.Intendiamoci: fa sempre piacere leggere qualcosa di originale, e anche "Io so chi sei" conferma le doti della scrittrice milanese, soprattutto di scrivere ottimi dialoghi, di uscire dalle strade segnate e di coinvolgere il lettore in perversioni mentali inaudite.Però qui molte cose a fine lettura - una lettura lunga e corposa, sottolineo - non tornano, al punto che mi sento quasi abbindolata. Perlomeno conforta leggere, qui su Goodreads, che...
Cosa faresti se potessi salvare l’amore della tua vita a discapito degli altri? Chi sceglieresti di essere?Ancora una volta Paola Barbato, tramite il suo romanzo ci pone davanti una riflessione sulla nostra natura di esseri umani. Conferma di saper incuriosire il lettore e la prerogativa di voler partorire protagonisti difficilmente amabili. Questo è perfettamente in linea con le sue storie, dove non sono presenti personaggi del tutto buoni o del tutto cattivi.Lena è disposta a fare qualsiasi co...
Rispetto a varie recesioni lette, rigorosamente post-lettura, che non trovano il libro degno di nota, a me è piaciuto; complice il lockdown e una quarantena in solitaria, l'ho letto in 3/4 giorni, nonostante la mole non sia indifferente.Fa parte di una trilogia, ma ogni libro dovrebbe essere autoconclusivo, ecco, così non è! Avevo già letto Zoo e ovviamente mi aveva incuriosito molto scroprire chi fosse questa Maria, così spesso citata. Ho scoperto chi è, con questo primo (per me secondo) volume...
Non mi è piaciuto, una storia che non è mai entrata nelle mie corde, lenta, senza alcuna azione, piena di personaggi uno più antipatico dell’altro e una protagonista che è riuscita ad irritarmi come poche altre. Non c’è stato niente da fare ho provato e riprovato, mi sono sforzata ad andare avanti ma alla fine ho dovuto abbandonarlo perché l’unica sensazione che riuscivo a percepire, oltre all'irritazione, era che stessi solo perdendo tempo.
Come nel precedente romanzo (Non ti faccio niente), la storia, decisamente thriller nero, è nuova, insolita, non c’è l’ignoto serial killer che dissemina il territorio di cadaveri trucidati. Eppure uno psicopatico c’è, uno che diffonde il male con compassione, direi, forse più d’uno.Tra i molti personaggi c’é l’ingenua a tutti i costi, le amiche assolutiste, le solitudini che si incontrano; e poi c’è il potenziale cattivo che diventa eroe. Ma la storia in sé, beh, è davvero portatrice di ansia,
Eppure la Barbato è una sceneggiatrice, e anche brava. L'arte (o, volendo, la tecnica, o addirittura la scienza) di trasmettere informazioni al lettore nel modo più sintetico ed elegante possibile, altresì nota come economia narrativa, dovrebbe essere il suo pane quotidiano.Ma partiamo banalmente dall'inizio. C'è del buono: l'idea di partenza è originale e intrigante, un thriller che ruota non intorno a uno o più omicidi (benché un omicidio di mezzo ci sia) ma a una (presunta) resurrezione. Inol...
Ho iniziato questo libro senza voler sentire neanche una parola della trama... con gli autori di cui mi fido mi piace fare così. Dal Saverio di Ammaniti mi sono trovata di fronte un altro Saverio (eppure non è un nome così comune!), mi sono trovata in balia degli eventi con Lena, ho visto la trama svolgersi, riavvolgersi, ribaltarsi... ho fatto un sacco di supposizioni e non ne ho mai azzeccata una, ho conosciuto tanti bei personaggi, mi sono fatta tante domande... e non dico altro, fatevi trasp...
Mamma mia.Questo è un romanzo sottile. S'infila sotto pelle, nasce da una domanda ("Cosa faresti per riavere la persona che ami?") e si inerpica in un labirinto di vera ansia e senso di colpa per la protagonista.Per le prime cento pagine non è un thriller, quanto un mettere le fondamenta che si ergono sulla psicologia di un personaggio che siamo noi, tutti noi.Questo è un romanzo umano, che mi tenuta incollata dalla prima all'ultima pagina - e le persone che non capiscono perché sia così lungo i...
Terminata finalmente a lettura di questo romanzo/mattone posso confermare che la Barbato non e' una scrittrice adatta a me.Come nello suo scorso libro "non ti faccio niente" posso riassumere il tutto con un solo aggettivo: troppo!
Per me le 4 stelle ci stanno piene piene. La suspense c'è, l'effetto sorpresa pure. Qualche passaggio noioso poteva essere evitato è vero, ma rimane un buon thriller.
In breve: una perdita di tempo. Premetto che l'autrice mi è simpatica e un'offerta su Amazin mi ha permesso di soddisfare una curiosità sulla sua scrittura, ma che delusione! Una protagonista mentecatta con cui non si può simpatizzare, una trama complicata e inverosimile, un finale assurdo che annuncia persino un sequel, come se non bastasse... No, ho troppi libri da leggere per perdere tempo con simili storie, sono arrivata alla fine per puro puntiglio e con una certa rabbia perché il romanzo è...
Lena è una ragazza fragile.Da quando il suo ragazzo, Saverio, è caduto giù nell’Arno scomparendo 2 anni prima, continua la sua vita cercando di sopravvivere. Ma quando le arriva a casa un cellulare, su cui arrivano strani messaggi e video, inizia un vortice allucinatorio, ai limiti della paranoia.Chi le scrive quei messaggi?È Saverio?Oppure è qualcuno che lo tiene prigioniero?Cosa sarà disposta a fare Lena pur di scoprirlo e liberare il suo Saverio?Un libro di più di 500 pagine che scorre veloci...
Il libro in questione è strettamente legato a "Zoo" della stessa autrice, almeno per quanto riguarda la parte finale, che si svolge con un ritmo incalzante da far battere forte il cuore. La prima parte se possibile l'ho trovata ancora più inquietante, specie quando la protagonista sentiva "esposta" al suo "corrispondente" senza poter fare nulla, minacciata su più fronti e quasi senza speranza. Fino alla fine non si conosce il colpevole e arrivi al punto da non capire nemmeno tu chi sono gli amic...
Romanzo ben scritto e scorrevole nonostante la mole. Tuttavia proprio la lunghezza diventa un limite rispetto al genere, nel senso che un giallo, o thriller che si voglia, non può avere dimensioni simili. Da una storia di questo tipo ci si aspetta una suspense continua, ma diventa fisiologicamente complicato mantenere la tensione in tutte queste pagine. Un thriller deve essere più breve, altrimenti il rischio che corre è proprio che la trama gialla passi in secondo piano. Nel complesso mi è piac...
Maljka - per RFS.Di primo acchito, osservando la copertina del libro, sembra di sbirciare dallo spioncino di una porta. Ed è proprio questa la verità, è come spiare da un buco la vita di qualcuno, più precisamente quella di Marilena, detta Lena, la ragazza di Saverio che è uno degli uomini rapiti.Questo è il primo romanzo della trilogia ma, come già detto nella precedente recensione di Vengo a prenderti, se volete un consiglio bisogna invertire l’ordine di lettura, perché a parer mio leggendo Zo...
Credo di adorare la Barbato. Seriamente, se non fossi povera farei erigere un tempietto a suo nome (e fra l'altro un'epigrafe all'entrata con scritto IO SO CHI SEI che troneggia e giudica dall'alto sarebbe molto carina ed appropriata). Questo libro è geniale, è vero che si può leggere anche da solo, ma in contemporanea a 300 diventa un'esperienza da inception An idea is like a virus. Resilient. Highly contagious. And even the smallest seed of an idea can grow. It can grow to define or destroy yo...
La premessa è che ho obbligato mio marito a leggere questo libro. Per farmelo spiegare.Io il finale non l’ho capito molto bene e questo si termina un thriller non è bello non aver le idee chiare su cosa sia successo e su chi sia l’assassino. Cercando un po’ su internet ho capito che questo dovrebbe poi far parte di una trilogia, o che comunque ci sarà poi un seguito…lo spero proprio perché così mi si potrebbero schiarire le idee. A parte non aver capito cosa è successo e chi sia l’assassino devo...
Il libro è coinvolgente, angosciante e a tratti perturbante (cosa naturalmente positiva per un thriller) e molto interessante lo stile narrativo, con questi flussi di coscienza, questi pensieri in liberà che si alternano all'azione. Quello che tuttavia non mi è piaciuto è il finale molto deludente e che non sta davvero in piedi. Manca di coerenza, di motivazione e di credibilità. Se per tutta la durata della storia, anche in fase di degenerazione della trama, si riesce ad applicare la sospension...